Scegliere una nuova caldaia. Non c’è più tempo da perdere! Le domande dei nostri clienti, le risposte dei nostri tecnici
È arrivato l’autunno: in pochi giorni siamo passati dal caldo torrido, che ha contraddistinto l’estate 2024, a pioggia e freddo anticipati in molte regioni del nostro Paese, disagi risolti temporaneamente vestendosi con abiti più caldi e tirando fuori dagli armadi le prime coperte. È già in programma l’accensione del riscaldamento in molte città d’Italia, con date che variano in base a quelle che sono definite “zone climatiche”: è bene “arrivare preparati”, dopo aver effettuato la corretta manutenzione alla caldaia oppure dopo averla sostituita per poter usufruire di maggiore efficienza, risparmiare sul gas e salvaguardare il pianeta. Sul tema sostituzione ci possono essere alcuni dubbi: per questo abbiamo intervistato i tecnici specializzati di UnipolHome, ed ecco le loro risposte.
Come funziona una caldaia a condensazione?
Partiamo da un fatto: le caldaie tradizionali non vengono più prodotte dal settembre 2015 per legge (direttiva ERP 2009/12/CE), ma è ancora possibile installarle, se si trovano in commercio oppure nei casi per i quali la canna fumaria condominiali non è stata adeguata per permettere l’installazione di caldaie a condensazione. Nelle caldaie tradizionali lo scarico non è costituito solo da fumo ma anche da calore (energia), pari circa il 10/15% dell’intera energia prodotta dalla caldaia, portando il suo rendimento all’85-92%.
La caldaia a condensazione, invece, recupera il calore fumi convogliati verso l’esterno e il calore di condensazione, facendo condensare il vapore acqueo (ecco perché le caldaie a condensazione hanno bisogno di scaricare l’acqua di condensa). L’efficienza di queste caldaie può raggiungere anche il 98% e questo è uno dei tanti buoni motivi per acquistarla.
Quando è bene sostituire la caldaia?
Innanzitutto, è il tempo a dettare la sostituzione: se quella presente in casa ha più di 15 anni, molto presumibilmente non è a condensazione e, come già scritto prima, consuma di più. Aprendo la caldaia durante la manutenzione a volte i nostri tecnici si accorgono che alcune parti sono arrugginite e che non ne è stata effettuata la pulizia con regolarità. Questo porta a consumi di gas ancora più elevati, a una minore efficienza generale e aumenta il rischio di malfunzionamento improvviso, anche se fino ad allora la caldaia non ha dato problemi evidenti.
Scegliere una caldaia di nuova tecnologia oggi conviene. Oltre al risparmio energetico, che può raggiungere anche il 30%, è ancora attivo, sino al 31.12.2024, il bonus fiscale 2024 che consente di scaricare una parte importante del costo della caldaia. La detrazione attuale (ecobonus) è pari al 65% in caso di sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione classe A con sistema di termoregolazione evoluto. Sono disponibili anche l’ecobonus del 50%, applicato a chi sostituisce la vecchia caldaia con una a condensazione di classe A, e il bonus casa pari al 50% per sostituire la caldaia come da classica manutenzione straordinaria (le detrazioni fiscali sono soggette a variazioni secondo la normativa vigente).
Come funziona la detrazione?
La detrazione avviene nella dichiarazione dei redditi IRPEF: si divide in 10 rate annuali dello stesso importo, che varia in base al tipo di intervento: se la caldaia è stata installata in una singola unità immobiliare o in un condominio e in base all’anno di installazione.
Attenzione! I benefici fiscali attuali sono in fase di ridiscussione: prima decidi di sostituire la caldaia e meglio è. Prendi un appuntamento adesso!
Le nuove caldaie inquinano meno?
Assolutamente sì, e anche questo è un buon motivo per sostituire una vecchia caldaia con una di nuova generazione. Avere una caldaia di nuova tecnologia significa maggiore efficienza, meno consumi, meno inquinamento atmosferico, che si abbatte grazie al fatto che, sfruttando meglio il combustibile e riducendo i gas di scarico, si diminuiscono le emissioni di CO2 e di altri gas nocivi, rendendo queste caldaie più ecologiche e rispettose dell’ambiente rispetto a quelle convenzionali.
Devono esserci comunque le condizioni tecniche perché questa tipologia di elettrodomestici possa essere installato (e non sempre è possibile). Per esempio, è necessario che la canna fumaria (da dove vengono evacuati i fumi prodotti dalla caldaia) sia adeguata per poter evacuare i fumi della caldaia a condensazione che, a differenza dei fumi prodotti dalle caldaie tradizionali, contengono condensa acida.