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Impianto elettrico a norma ed efficiente
LA PAROLA AL TECNICO

Impianto elettrico a norma ed efficiente

Con l’estate è arrivato il caldo: la parola d’ordine, quindi, è rinfrescarsi. In tutte le case (e non solo) si accendono condizionatori e ventilatori di tutte le forme e tipologie, che rimangono attivi anche 24 ore al giorno. In sintesi, questo maggior carico di energia richiede un impianto elettrico perfettamente funzionante. Per questo è fondamentale effettuarne la manutenzione (non è mai troppo tardi!) e, più in generale, capire se l’impianto è adeguato ai nostri bisogni. Qui ci sono alcune indicazioni degli esperti di UnipolHome per avere sicurezza ed efficienza: puoi sempre contare su di loro per un controllo e in caso di guasto.

Prima di tutto l’impianto elettrico è sicuro? È presente la messa a terra?

Molto probabilmente sì, ma meglio verificare!

Partiamo dal definire cos’è il circuito di messa a terra, come funziona e perché è così importante.

Si tratta di un cavo elettrico dedicato al quale sono collegati tutte le prese e gli apparecchi elettrici: in caso di malfunzionamento il cavo scarica le sovratensioni interne o esterne all’abitazione nel suolo, proteggendo l’impianto stesso e le persone. Grazie alla messa a terra, un eventuale sbalzo di tensione viene deviato nel suolo (da qui il nome, perché una parte dei componenti del circuito è fisicamente collegato con il terreno) e automaticamente scatta il salvavita.

Il circuito di messa a terra deve essere presente per legge[1] sia nei condomini che nelle abitazioni indipendenti.

Come si fa a capire se c’è la messa a terra nell’appartamento?

La prima verifica riguarda le prese elettriche della casa: in ciascuna dovrebbero essere presenti tre fori a significare che vi sono collegati tre cavi. Quello che collega la presa al circuito di messa a terra è il centrale: il cavo è solitamente giallo-verde per distinguersi dagli altri. Le prese Schuko invece, ad esempio quelle della lavatrice, hanno solo due fori e il collegamento con la messa a terra è garantito da due alette laterali di metallo. Anche gli elettrodomestici e gli apparecchi elettrici sono progettati per utilizzare la messa a terra a scopo protettivo.

Basta quindi smontare due o tre prese elettriche di casa, togliendo corrente all’appartamento per non correre alcun rischio, e verificare se all’interno della presa sono collegati solo due cavi o tre. Se manca il terzo, quello giallo-verde, significa che è il caso di avviare un controllo, chiedendo l’assistenza di un elettricista specializzato.

La messa a terra è obbligatoria: contatta i tecnici UnipolHome per verificare che il tuo circuito sia a norma, perfettamente funzionante e collegato a dovere alla messa a terra condominiale (se è il caso). Non aspettare!

Forse non tutti sanno che molti edifici per legge devono anche essere dotati di impianto parafulmine.

Si tratta di un’antenna che raccoglie la carica del fulmine e la immette nell’impianto di terra.[2] Secondo gli esperti in Italia cadono ogni anno oltre 1 milione e 600mila fulmini, soprattutto durante il periodo estivo e in particolare in alcune zone del nostro Paese. Per questo anche il parafulmine deve proteggere gli edifici!

Sempre in tema sicurezza: come stanno i cavi dell’impianto elettrico? Sono delle giuste dimensioni per reggere il carico di energia richiesto?

Anche qui partiamo dall’inizio: il cavo elettrico è un insieme di fili che agiscono come conduttori elettrici. Sono solitamente di rame, avvolti tra di loro e rivestiti da uno o più strati di materiale che funge da isolante elettrico e protezione.

Se un cavo ha una dimensione molto ridotta significa che è stato dimensionato per apparecchi o elettrodomestici con bassi assorbimenti elettrici oppure che non è adeguato agli elettrodomestici che vi sono collegati. In questo caso i cavi dell’impianto vanno cambiati: questo può accadere soprattutto nelle abitazioni di vecchia data che non sono state mai ristrutturate e/o adeguate ai nuovi consumi.

È vero che gli elettrodomestici oggi sono sempre più sofisticati e “green”, ovvero a basso assorbimento, ma è vero anche che negli ultimi decenni sono aumentati di numero in tutte le case, per questo l’impianto deve essere realmente adeguato.

Una verifica che si può effettuare, con gli stessi accorgimenti di sicurezza indicati precedentemente, riguarda i cavi collegati alle prese elettriche. Smontando due o tre prese, controllare se il cavo ha un aspetto datato, se il rivestimento è fatto di stoffa intrecciata oppure di plastica e se è di misura eccessivamente ridotta per contenere più fili.

Se salta spesso la corrente in una parte della tua abitazione potrebbe esserci un problema di cavi: prendi appuntamento con un elettricista specializzato UnipolHome per un controllo del tuo impianto. Con la corrente elettrica non si scherza!

C’è un’altra verifica semplice per comprendere l’adeguatezza dell’impianto: controllare la temperatura degli interruttori

A impianto completamente in funzione, in una classica giornata con elettrodomestici, luci, apparecchiature elettriche attive, basta toccare gli interruttori differenziali del quadro elettrico: se uno di questi fosse particolarmente caldo, potrebbe segnalare che l’impianto non è adeguato: un assorbimento eccessivo, un numero eccessivo di dispositivi collegati, o cavi non adeguati, come scritto in precedenza.

Un primo test semplice consiste nel provare a staccare alcuni elettrodomestici e vedere se si raffredda: in caso contrario è bene contattare un tecnico specializzato in grado di capire il problema e porvi rimedio.

Ricordiamoci anche che l’impianto elettrico ha normative molto più strette rispetto all’impianto idraulico: nel momento in cui si effettuano alcune modifiche l’impianto va nuovamente certificato e questo può essere fatto solo da chi se ne intende!

Un ultimo consiglio riguarda il clima

Attenzione, gli split assorbono tutti più di 1 kW soprattutto in modalità raffrescamento. Devono essere collegati a una linea elettrica apposita per evitare sovraccarichi di energia e un cattivo funzionamento.

Un impianto elettrico efficiente è un impianto sicuro.


[1] In Italia, il Decreto n. 462 del 2001 stabilisce le disposizioni per la sicurezza degli impianti elettrici, compresa la messa a terra.  Questa normativa richiede che gli impianti siano conformi a determinati standard di sicurezza e che vengano sottoposti a verifica e manutenzione regolare.

[2] Secondo il Decreto 37/08, art. 5, gli impianti di protezione da scariche atmosferiche rientrano nell’obbligo di progetto in edifici con volume superiore a 200 mc, previa verifica o valutazione dei rischio di fulminazione del fabbricato. 


5 Ago 2024

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