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LA PAROLA AL TECNICO

Manutenzione caldaia: parliamo del controllo fumi. Le domande dei nostri clienti, le risposte dei nostri tecnici.

Tutti sanno, quando acquistano un veicolo, che fra gli obblighi di legge vi è anche la sua revisione, da effettuarsi dopo un determinato periodo presso società autorizzate a farlo. Lo stesso vale per la caldaia di casa, che non può essere “dimenticata” semplicemente perché non ha mai dato problemi di funzionamento: va infatti revisionata con regolarità per evitare brutte sorprese, tra le quali rimanere al freddo proprio nel momento in cui c’è bisogno di maggior calore, ma anche perché è la legge a richiederlo . Una delle operazioni da effettuare si chiama “controllo fumi”, che i nostri tecnici conoscono bene. Ecco alcune delle loro risposte sul tema.

Partiamo dalla definizione: in cosa consiste il controllo fumi?

Si tratta di una vera e propria analisi, eseguita dai nostri tecnici specializzati attraverso un rilevatore apposito che, in pochi minuti, controlla la qualità dei fumi prodotti dalla caldaia.

Viene monitorata la combustione dei fumi, ovvero il rendimento, la concentrazione di ossido di carbonio -CO- e l’indice di fumosità della caldaia: al termine dell’operazione, lo strumento utilizzato dai tecnici rilascia uno “scontrino” con i dati rilevati, che dovrebbero rimanere nei parametri fissati dalla legge.

Lo strumento di lettura dei dati va posizionato in un punto particolare della canna fumaria (normalmente sulla canna fumaria è presente una presa fumi sulla quale applicare lo spinotto dell’apparecchio di controllo).

Perché questi valori devono essere nei limiti di legge?

Prima di tutto per la sicurezza delle persone, dell’abitazione, del caseggiato in cui è presente l’appartamento. Il corretto funzionamento di una caldaia, monitorato anche tramite il controllo fumi, garantisce la prevenzione di perdite di monossido di carbonio e di altri gas inquinanti. Non ultimo, una caldaia che funziona bene è anche una caldaia efficiente, che non spreca energia e inquina meno.

Cosa succede se invece i dati non sono conformi?

In quel caso i tecnici si occupano di capire le motivazioni del malfunzionamento e, nel caso sia impossibile ripararla, possono consigliare e/o provvedere alla sua sostituzione.

Il tecnico aggiorna il libretto della caldaia a fine intervento?

Assolutamente sì: se è presente in versione cartacea lo fa manualmente, altrimenti in modo digitale. Stessa cosa avviene per l’allegato RCEE (il rapporto di controllo ed efficienza energetica) che riporta i dati presenti sullo scontrino emesso dal rilevatore fumi: nel caso sia digitale, la registrazione al catasto degli impianti termici[1] è fatta direttamente dal nostro tecnico, e sarà poi disponibile e scaricabile dal parte del cliente dopo qualche settimana.

Cosa succede se si saltano i controlli e le manutenzioni periodiche?

In caso di verifiche si va incontro a sanzioni pecuniarie, che possono variare da 500 a 3000 euro. È prevista una multa anche nel caso in cui il proprietario della caldaia non disponga del libretto di impianto, o questo non sia aggiornato. Attenzione! Le sanzioni possono anche essere retroattive, fino a un massimo di 5 anni precedenti la data della verifica.

Come avviene il controllo del buon funzionamento della caldaia a fine intervento?

I nostri tecnici fanno partire l’acqua calda aprendo il rubinetto più vicino, si assicurano che la centralina della caldaia non segnali errori, controllano la pressione dell’acqua nell’impianto. Se tutto funziona possono chiudere l’intervento: gli interventi di manutenzione della caldaia non riguardano i termosifoni dell’abitazione.

Perché ogni manutenzione UnipolHome prevede il controllo fumi, anche se è obbligatorio per legge ogni due anni?

Perché è una soluzione completa e conveniente per la cura dell’impianto di riscaldamento. Manutenzione e controllo fumi effettuati ogni anno garantiscono la massima efficienza e longevità della caldaia: attraverso un servizio globale a prezzo vantaggioso si possono anche ridurre i consumi e migliorare l’impatto ambientale.

Un ultimo consiglio che riguarda i termosifoni

Per assicurarsi un buon funzionamento dei termosifoni i nostri tecnici consigliano, prima che arrivi la stagione fredda, di far sfiatare l’aria da ciascun elemento e poi far ricaricare l’acqua. Prova!

Accendi la caldaia dopo averla fatta controllare dai nostri tecnici. Fissa subito un appuntamento!


[1] Qui si raccolgono gli adempimenti e gli obblighi amministrativi connessi alla normativa in funzione di attività come l’installazione, la manutenzione e l’ispezione sugli impianti termici (nelle città/regioni in cui è presente).

26 Nov 2024

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